La Svizzera elimina i dazi sui prodotti industriali dal 2024

Ieri, 02 febbraio, il Consiglio Federale elvetico ha approvato la norma che andrà modificare la legge svizzera sulla tariffa doganale con una misura epocale: l’eliminazione di tutti i dazi svizzeri per l’entrata nel territorio elvetico dei prodotti industriali dal 1° gennaio 2024.

Quindi vi sarà un’esenzione daziaria in base alla classificazione doganale del bene come prodotto industriale e a prescindere dall’origine preferenziale dello stesso.

Per le nostre aziende italiane/europee significa accedere al mercato svizzero con prodotti che saranno più competitivi perché non sottoposti all’aumento del loro prezzo a causa dei dazi svizzeri assolti alla frontiera. E ciò a prescindere dall’attuale regime di origine preferenziale. Quindi le aziende italiane non avranno più necessità di emettere certificati di origine preferenziale, né di valutare le proprie merci sotto le complesse regole dell’Accordo PEM e cedere, in ambito esenzione daziaria svizzera, anche beni di origini non preferenziali UE.

La misura ha l’intento di rendere l’industria svizzera sempre più competitiva nel mondo: in tal maniera essa potrà importare materiali a costo doganale zero, ottenendo così prodotti finali da distribuire a prezzi più vantaggiosi. Si renderanno, inoltre, le operazioni doganali all’import per le aziende svizzere molto più snelle e lontane da regimi complessi attuati per ridurre l’impatto daziario (es. perfezionamenti attivi, depositi doganali, ammissioni temporanee, etc) e dal vincolo di certificati di origine preferenziale per l’ottenimento dell’esenzione, che diventeranno superflui (salvo la necessità per eventuali future esportazioni svizzere con riconoscimento di preferenzialità in cumulo).

Ulteriore beneficio è rivolto alla popolazione svizzera che beneficerà di beni di consumo di importazione a prezzi inferiori con ricadute stimate di un risparmio annuale di 350milioni di franchi svizzeri.

La misura coinvolge i prodotti industriali ma non quelli agricoli o della pesca.

La firma di ieri non era scontata, a causa dei contrasti tra le posizioni politiche. La misura non raccoglie, infatti, il consenso di tutte le parti politiche, tra le quali vi è chi sottolinea che essa comporterà una perdita annuale finanziaria per la Svizzera di circa mezzo miliardo di franchi.

 

 

 

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